Che strano diventare madri, non trovi? Si danno per scontate mille cose, prima. Prima di essere travolte da questo enorme mistero. Perché di mistero si tratta. Il mistero di amare, da subito, un altro essere umano. Di amarlo in modo incondizionato. Anche quando tuo figlio ti rende le cose complicate. Tipo quando non ti fa dormire. Quando non ti parla. Quando ti risponde male.
Che strano diventare madri, vero mamma?
Ti travolgono i ricordi, le emozioni di un passato che pare lontano. Come in un film. Il film della nostra vita, cara mamma.
Come quando ero una bambina, poco più grande di Allegra. Quella sera, chissà cosa avevo combinato: rimproverata, mi trovai in camera mia, a piangere. E tu, silenziosamente, scivolasti nel buio della stanza, nel caldo di un’estate dalle vetrate spalancate, con il resto della cena sul vassoio. Quasi a suggerirmi un patto: “Nella vita, non si va mai a dormire arrabbiati. Rancorosi”.
Ed è quello che mi dici sempre, mamma. Quando le cose vanno storte, non dargli peso. Nulla merita di farti stare male. La vita è bella, non perderti in sciocchezze. Perché ricorda, Giorgia, di definitivo non c’è niente.
Sai che mi viene in mente? Il tuo periodo mamma-stilista. Quando ti era presa la fissa per la maglia. Non so neanche come ti sia venuta! Quegli enormi maglioni fatti ai ferri. Colori strani, misure bizzarre, per non parlare delle paillette. Per fortuna che non c’erano i social, a quei tempi, altrimenti saremmo state ancora virali. Io, te e quello strano maglione viola, lento, con la faccia di un pagliaccio davanti.
Quanto mi sei stata preziosa dopo il parto. In quei giorni in cui non capivo più nulla. Quando non stavo bene, e mi sembrava fosse andato tutto diversamente da quello che avevo immaginato.
Lentamente, ho risalito la china. Mi sono ripresa, ed ho realizzato la bellezza di avere avuto Allegra: tre chili e mezzo di miracolo. Mi hai aiutata tu, come al solito, a prendere con leggerezza le cose, a farmi capire che tutto sarebbe andato per il meglio.
Ed è questo che voglio fare con te, mamma. Essere all’altezza dei tuoi insegnamenti. Voglio prendermi cura di te. Quelle giornate in cui sei più stanca, o scorata. Voglio darti la possibilità di viverti Allegra, pienamente. Perché so quanto sia importante per te e so che è così che bisogna fare: vivere la vita pienamente. Sempre.
Voglio essere io ad anticipare i tuoi bisogni, le tue necessità. Quelle cose quotidiane che rimandi sempre. Perché, come ogni mamma, quello che riguarda il tuo benessere, la tua salute, tendi a rimandarlo.
Invece, tu sei importante mamma. Prenderti cura di te non deve passare in secondo piano. E bastano piccoli gesti per farlo. Come un controllo dell’udito, da Amplifon.
Se anche voi volete fare questo regalo, potete compilare l’apposito form, o chiamare il numero verde 800 069 100.
Perché le voci dei propri nipoti sono il più bel suono che una nonna possa sentire.
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3 Comments
<3
Mi sono commossa! Bellissimo post!
Grazie mille….. pure mia mamma, un pochino 🙂